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LA SCUOLA MATERNA DI GAROUA: UNA FINESTRA SUL SAHEL

DOVE

Garoua, capitale della Regione del Nord del Camerun

PERCHE'

L'obiettivo e la finalità principale di questo progetto è quella di realizzare uno studio socio-culturale della città di Garoua, relativo in particolare alla prima infanzia.  Lo studio permetterà di creare un progetto concreto che riguarderà gli spazi della scuola materna rimasti “vuoti”: il parziale arredo delle aule e l’arredo del cortile.

CHI

Il progetto coinvolgerà vari attori tanto in Camerun quanto in Italia, sia nella fase di reciproca conoscenza che in quella di progettazione e realizzazione vera e propria. L'Associazione intende coinvolgere nel progetto un gruppo di ragazzi intorno ai vent'anni che possano e vogliano mettersi alla prova sia dal punto di vista umano che per le proprie singole professionalità in un progetto complesso.

COME

 

Cerchiamo di esplicitare meglio il progetto attraverso la descrizione delle tappe che lo compongono:

 

-     prima tappa: facciamoci delle domande.

Si intende proporre un questionario mirato a varie figure che in modo diverso si occupano di questa scuola materna: innanzitutto il vescovo che ha fortemente voluto questo progetto ma che al contempo conosce il contesto in cui si colloca, poi la preside della scuola e le insegnanti con cui affronteremo l’aspetto più propriamente didattico e magari alcune mamme con cui approfondire più i temi legati alla quotidianità e alla cura dei bambini piccoli.

L'intenzione di coinvolgere e di porre delle domande a figure tanto diverse che gravitano intorno alla scuola nasce dalla volontà e dalla necessità di capire differenti livelli di utilizzo: la scuola risponde a delle esigenze della diocesi in alcune specificità, a esigenze più prettamente legate all'insegnamento, all'educazione e alla didattica e ha delle ricadute proprie sulle famiglie.

Quindi con questa prima fase si può partire dalla scuola per conoscere il contesto e ritornarci.

 

-     Seconda tappa: ci presentiamo.

In un'ottica di scambio trasmettiamo ai referenti in Camerun un piccolo lavoro su come noi in Italia intendiamo la funzione della scuola materna legata a temi sociali (lavoro delle donne, sostegno alla genitorialità) fino ad arrivare a temi anche più prettamente pratici (organizzazione della giornata, organizzazione degli spazi in funzione delle necessità didattiche, materiali e strumenti utilizzati). Sarebbe interessante anche qui avere il punto di vista di un insegnante, di un sindaco, di genitori.

 

-     Terza tappa: dal confronto le esigenze.

Una volta evidenziati i bisogni e operato un confronto costruttivo sulle modalità, metteremo in atto una attività di concreta progettazione per soddisfare questi bisogni. Prendendo atto della struttura già esistente e dei “vuoti” che la scuola di Garoua ancora presenta (parte dell’arredo interno, tutta la zona esterna), facendo tesoro delle esigenze che verranno messe in luce dal lavoro di scambio operato nelle prime due tappe, si procederà al disegno dello spazio nell’ottica di sopperire alle eventuali carenze o necessità emerse. Anche per questa fase è importante tenere aperto un dialogo affinché con il progetto si possano valorizzare anche i materiali e le tecniche proprie del luogo.

 

-     Quarta tappa: laboratorio di autocostruzione in loco

il progetto si chiude con la realizzazione dello spazio fisico e l’incontro tra chi avrà lavorato dall’Italia e chi avrà lavorato dal Camerun per dare una risposta concreta e più che mai vicina ai bisogni delle persone che abitano il Sahel.

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